Ciao! Mia figlia di 6 anni fa pipì quasi ogni notte. L'esame ecografico ha mostrato che dopo la minzione, la vescica non si svuota completamente e il rene sinistro è più piccolo di 1,5 cm. Vorrei aggiungere che a volte durante il giorno, quando il bambino gioca, perde urina, e di notte, anche quando non indossa il pannolino, non si sveglia per fare pipì, ma dorme e non si sente nemmeno bagnato. Il nefrologo ha raccomandato il ricovero in ospedale per l'osservazione. Abbiamo un bambino ancora più giovane, di 19 mesi, ed è possibile che questa enuresi sia psicologica. Non so cosa fare. È necessaria una degenza in ospedale?
Può essere una reazione all'apparizione di un secondo bambino o una funzione disturbata del cosiddetto tratto urinario inferiore, cioè la vescica e l'uretra, o entrambi, che sembra aver moltiplicato la reazione del bambino. La funzione anormale della vescica e dell'uretra, cioè la cosiddetta disfunzione, dipende da molti fattori ambientali a cui non prestiamo attenzione. Potrebbero essere cattive abitudini che hai instillato nel tuo bambino e legate a un apporto di liquidi inadeguato. Una postura scorretta per urinare sviluppa un'ostruzione funzionale (aumenta la tensione dello sfintere uretrale), che avrà le stesse conseguenze di un difetto congenito sotto forma di stenosi uretrale. Tu e tua figlia dovreste andare da uno specialista che si occupa di disturbi della minzione, che, attraverso una guida appropriata per l'esecuzione di test appropriati, allevierà o curerà i disturbi del bambino.
Ricorda che la risposta del nostro esperto è informativa e non sostituirà una visita dal medico.
Lidia Skobejko-WłodarskaUno specialista in urologia e chirurgia pediatrica. Ha ottenuto il titolo di specialista europeo in urologia pediatrica - borsista della European Academy for Pediatric Urology (FEAPU). Da molti anni si occupa della cura della disfunzione vescicale e uretrale, in particolare della disfunzione vescico-uretrale neurogena (vescica neurogena) in bambini, adolescenti e giovani adulti, utilizzando non solo metodi farmacologici e conservativi, ma anche metodi chirurgici. È stata la prima in Polonia ad avviare studi urodinamici su larga scala che consentono di determinare la funzione della vescica nei bambini. È autore di numerosi lavori sulla disfunzione della vescica e sull'incontinenza urinaria.