Nella nuova stagione della serie "Sala operatoria", la telecamera accompagna i pazienti alle prese con gravi malattie. Nel sesto episodio, incontreremo una paziente che ha una mascella sporgente in modo innaturale - soffre del cosiddetto il labbro asburgico. Guarda mercoledì 21 ottobre alle 22:00 su FOKUS TV.
L'eroina del sesto episodio della seconda stagione della serie "Sala operatoria" è Marlena, quasi 30 anni. Una giovane donna attraente soffre del cosiddetto Labbro asburgico - prognatismo della mandibola (progenia), caratterizzato da una protrusione innaturale della mandibola.
Per molti anni ha grandi complessi per questo motivo. Ma non solo considerazioni estetiche l'hanno spinta a sottoporsi a un intervento chirurgico. Una malocclusione è sempre più dolorosa, ogni morso lo fa soffrire.
I medici hanno deciso di eseguire una procedura complicata, la cosiddetta un intervento chirurgico a due mascelle per dare alla mandibola la giusta forma.
- Nella seconda serie mostriamo casi davvero difficili - dice Grzegorz Zasępa, il produttore della serie. - Alcune operazioni sono durate anche diverse ore. Penso che dopo aver visto la nostra serie, le persone avranno più rispetto per il lavoro dei chirurghi.
Vale la pena saperloLabbro asburgico - un termine per il prognatismo negli Asburgo - una malattia genetica in cui il labbro inferiore è più grande del labbro superiore e la mascella inferiore è spesso sovrasviluppata.
ImportanteL'Istituto medico militare di Varsavia è un ospedale multi-profilo con il più alto grado di riferimento, in cui opera il più grande centro traumatologico in Polonia. Ciò significa che vengono portate qui le vittime di incidenti più gravemente ferite e i casi più complicati di pazienti provenienti da vari luoghi della Polonia. Oltre 3.000 persone lavorano in WIM. persone che si prendono cura di oltre 65mila ogni anno pazienti. L'unicità di questo ospedale è che il suo personale ha acquisito conoscenze nelle cliniche più famose al mondo. Anche l'esperienza dei medici militari acquisita lavorando nell'ospedale da campo polacco presso la base di Ghazni in Afghanistan è inestimabile. Le competenze acquisite salvando la vita delle vittime più gravemente ferite della guerra consentono di guarire in modo molto più efficace i polacchi feriti durante incidenti, catastrofi e altri eventi improvvisi. La struttura, comunemente nota come "ospedale di via Szaserów", è operativa da oltre 50 anni.
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