Una modella americana ha trasmesso la nascita di suo figlio per raccogliere fondi per il parto in casa delle donne nere americane. Grazie alla trasmissione online ha raccolto 33mila. dollari.
Marz Lovejoy, una modella e cantante americana, ha deciso di fare qualcosa di speciale: trasmettere la sua nascita in diretta su Internet. La nascita della 29enne Marz, che ha già un figlio e che ora sta partorendo nella sua casa in Minnesota, è stata registrata dalla sua amica.
Lovejoy era incinta di sette mesi quando è andata in vacanza in Messico con il marito e il figlio più grande quando è iniziata la pandemia. La coppia non voleva rischiare un viaggio a casa a New York, dove era prevista la consegna, così hanno iniziato a cercare un'ostetrica lì. Tuttavia, quando si è scoperto che la pandemia stava chiudendo i suoi confini, la coppia ha deciso di tornare negli Stati Uniti, patria del Minnesota.
È stato un impulso per Marz, che ha deciso di dare alla luce un figlio a casa, sotto l'occhio vigile della telecamera. Tutto questo per raccogliere fondi per una buona causa, che consisteva nel pagare il parto in casa per le donne nere americane. Secondo la madre felice, molte donne, soprattutto durante la pandemia, avevano paura di partorire in ospedale, ma non potevano permettersi un comodo parto in casa, che negli Usa non viene rimborsato.
Pertanto, la cantante ha informato i fan della possibilità di monitorare il suo parto online. Per vedere la trasmissione, dovevi pagare un minimo di $ 3 all'account della campagna denominato #MarzsLiveBirthStream. La star continua ad accettare donazioni e finora ne ha raccolte 33.000. dollari. Parte della donazione sarà spesa anche per la formazione di douli e ostetriche domestiche.
La decisione di Lovejoy è stata motivata dal desiderio di rendere popolari i parto in casa e il douli, che le donne negli Stati Uniti usano raramente. I servizi sono costosi e non vengono rimborsati dall'assicurazione. Lovejoy, che ha partorito con una doulla, ha detto di sentirsi al sicuro.
"Ho pensato a tutte le mie sorelle che sono incinte e non possono permettersi di partorire a casa per motivi finanziari, quindi l'ho fatto", ha detto Marz al Times.