Dal 2 marzo ho un contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche se non ho ancora ricevuto il contratto, ma il certificato è già stato rilasciato dal mio datore di lavoro, quindi ha dovuto registrarmi, e sono all'ottava settimana di gravidanza e non mi sento bene. Il medico mi ha detto che il 25 marzo, quando ho un altro appuntamento, mi avrebbe dato L4, ma il datore di lavoro mi ha fatto avere la condizione che due mesi dopo aver ricevuto il contratto, dovessi lavorare perché aveva paura degli assegni ZUS. Per favore dimmi com'è, devo lavorare questi due mesi affinché il datore di lavoro eviti di essere controllato? Può chiedermi di lavorare anche se il mio umore non è dei migliori? Nel novembre 2014 ho avuto un aborto spontaneo e temo che possa ripetersi.
Non ci si può nascondere dietro la necessità della presenza di un dipendente, che mette a rischio la sua salute e quella del bambino.
Le disposizioni del codice del lavoro mostrano chiaramente la tendenza secondo la quale una donna incinta è protetta da una legge speciale.
Secondo l'Art. 179 del Codice del lavoro, un datore di lavoro che assume una lavoratrice gestante non deve consentire alla dipendente sul posto di lavoro di svolgere il lavoro di cui all'art. 176 del Codice del Lavoro, ovvero, tra l'altro: 1) relativo allo sforzo fisico e al trasporto dei carichi e alla posizione del corpo forzato; 2) in un microclima freddo, caldo e mutevole; 3) in rumorosità e vibrazioni; 4) esponendoli a campi elettromagnetici, radiazioni ionizzanti e ultraviolette e lavorando con monitor a schermo; 5) a pressione aumentata o ridotta; 6) a contatto con fattori biologici dannosi; 7) in esposizione a sostanze chimiche nocive; 8) minaccia di gravi lesioni fisiche e mentali.
Un datore di lavoro che assume una lavoratrice incinta / in allattamento presso il suddetto lavora, è obbligato ad adeguare le proprie condizioni ai requisiti specificati nel presente regolamento o limitare l'orario di lavoro in modo da eliminare i rischi per la salute / sicurezza dei dipendenti. Se è impossibile o inutile adeguare le condizioni nella posizione attuale / abbreviare l'orario di lavoro, il datore di lavoro è obbligato a trasferire il dipendente ad un altro lavoro e, in mancanza, a sollevare il dipendente dall'obbligo di svolgere il lavoro per il tempo necessario.
Base giuridica: legge sul codice del lavoro. U. del 2014, punto 1502, come modificato) REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI del 10 settembre 1996 sull'elenco delle opere particolarmente gravose o dannose per la salute delle donne (Gazzetta ufficiale del 2006 n. 114, articolo 545, come modificato)
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Przemysław GogojewiczEsperto legale indipendente specializzato in questioni mediche.