Ciao. Mio figlio ha 14 anni, il suo problema non è andare a scuola, non vuole studiare, è molto aggressivo non solo verso me e mio marito, ma anche verso i nonni e gli amici. Vorrebbe governare l'intera casa, in cui distrugge tutto, perché in ogni fila c'è un vetro rotto o qualcosa di danneggiato. So che è viziato perché è l'unico figlio, aveva tutto quello che voleva, e ora ci ripaga per questo e non mostra rispetto. Sfida anche me e mio marito. Chiedo consiglio, perché non so cosa fare dopo, abbiamo già visitato lo psicologo e non ha aiutato.
Salve signora Julita, le cose sono andate davvero molto lontano e mio figlio sta mostrando un comportamento antisociale. È molto più facile insegnare ai bambini piccoli a rispettare gli altri ea rispettare i limiti mediante conseguenze sotto forma, ad esempio, di un linguaggio criminale, privilegi limitanti, gratificanti, elogi e, soprattutto, conseguenze nel premiare e limitare. Se questo è stato trascurato, la questione è difficile, perché il figlio ha imparato che nessuno gli farà nulla e non subirà conseguenze spiacevoli. Nonostante la grave situazione, suggerisco di: - approfittare della cooperazione a lungo termine con il Center for Crisis Intervention and Counteracting Domestic Violence (una consultazione non aiuterà) - imparare a porre limiti alla violenza - imparare a limitare i privilegi di tuo figlio e mantenere sempre la tua parola, - spaventare è inutile, piangendo e supplicando senza di fatto limitare i privilegi delle conseguenze e facendo riferimento al cosiddetto "back office" (la spiegazione del termine può essere trovata nella letteratura sulla risposta assertiva) - si prega di leggere libri sul comportamento assertivo, conoscere le varie forme di "back office" - quando un figlio usa la violenza (intimidazione, insulti, sputi in faccia, umiliazione), potrebbe essere necessario può avere una Carta blu, - evitare reazioni aggressive per ritorsione o difesa contro l'aggressione del figlio, il che è possibile quando si fa costantemente riferimento a un "contesto" efficace adattato alla situazione familiare (per i bambini di tre anni sarebbe un "linguaggio punitivo"), - le persone che lavorano nei centri di intervento in caso di crisi e nei centri di contrasto alla violenza domestica hanno molto da offrire su questo argomento. In bocca al lupo
Ricorda che la risposta del nostro esperto è informativa e non sostituirà una visita dal medico.
Barbara KosmalaResponsabile della clinica di psicoterapia e sviluppo personale "Empatia", psicologa, psicoterapeuta certificata e certificata http://poradnia-empatia.pl